Pensiero filosofico

Rosaria Catania

Riflessioni

Camminar in silenzio senza un lamento
la pazzia amica le fa compagnia

vestirne nel corpo l’immagine di un Dio
sarà un orgoglio pudico e nitido

accecato dal fuoco dell’amore
schivo del suo eco
il suo io perdente
ne distruggerà la mente

la noia arrampicatrice di vipere mordenti
senza nessun tarlo
sarà una timorosa forza di pura follia

si ritrasse il diavolo in salvatore
esso divenuto
per accettar sconfitte sulle verità

e senza alcun risposta
furon amarezze nel sfruttar l’inerzia

ne farà sabotare il valor del pudore
la bocca e le orecchie saranno mute e ferme
non capiranno mai il canto degli amanti
parleranno solo loro quel muto linguaggio

inappagato furto amoroso
uccise l’odio ed uccide la rabbia
nel veder in se la miseria e la coscienza
far l’elemosina di grazia

e sul volto di un essere meschino
l’onnipotenza ne farà la sua temuta gloria
ne scoprirà la verità e sarà pura menzogna
di un prigioniero accecato sugli eventi del mondo

la verità cosmologica
sulla bugia di riminiscenza
diverrà un vivere la vita su una ruota
in un continuo ripetersi

progettare, programmare, costruire
espandersi
in un infinito se stesso
creatore e creatore

darà un senso al caos del nulla
per accettarne le certezze
dell’umanità inesistente
in un continui cercare

l’uomo strumento della natura
nella sua piccola particella del cosmo
avrà vita in se ma non esiste

privo di senso e di materia
la volontà si capovolge
nel dritto unverso
e nel contrario
respinge le sue estensioni

sarà un accettare del voler vivere
smorzarne la sfera
della fedeltà terrena

la luce il sole il giorno la notte
una fonte energetica
su un ombrello semichiuso

e sulla teoria del super uomo
ne affermeranno
il presente sulle proprie rinunce...

Rosaria Catania

30/04/2018 12:37| 1323

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«Da un pensiero
Di Friredrich Nitzsche
filosofo poeta
n. 15 10 1844
m. 25 8 1900»

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